lunedì 30 ottobre 2017

la donna tagliata

Ogni sera sul palco quest'uomo vestito sgargiante
mi taglia e tortura in un solo istante
Si muove ballando e con tanta veemenza fa in modo che almeno dolore non senta
Mi chiedo ogni volta stupita e confusa come riesca nell'opera oscura
Di certo c'è un trucco ma io non lo dico
Ogni sera sul palco io sono una cavia, vittima inerme non sarò molto savia
Alla fine del numero esco dalla cassa, tutta intera ne più alta e ne più bassa
Faccio un inchino e il pubblico applaude ma è per il mago che poi il meglio accade
Scritture, contratti e televisione
Invece per me c'è solo afflizione
A volte poi volo, mi sollevo leggiadra, ma quando riatterro è la solita sagra
Allora una volta voglio tentare, gli faccio un dispetto e mi lascio tagliare
E voglio vedere, sai come rido mentre sto all'ospedale?
Caro mio mago che fai le illusioni,
Lascia anche a me un po' di riflettori
Perché te lo dico quando le luci son spente
Non puoi lavorare se non c'è l'assistente


Nessun commento:

Posta un commento

scrivi la tua opinione senza alcun timore

la maleducazione

Se dovessi rappresentare il fatto come scena di un mio romanzo scriverei così: "Eccoli. Trascorrono la serata sul lungomare, in allegri...