mercoledì 23 aprile 2014

il mistero del posto B 2

Se questo fosse un racconto di Lucarelli, di quelli che descrive nei suoi programmi, più o meno, comincerebbe così: "Siamo alla stazione di Milano, sul binario venti c'è un treno in partenza per Taranto. A bordo salgono i passeggeri e tra questi ci sono quelli che cercano il loro posto che, come riportato sui loro biglietti è il "B 2". Si tratta di due coppie, una di anziani ed una di giovani".

E fin qui tutto parrebbe normale, se non fosse per il fatto che quel posto nessuno di loro riesce a trovarlo. Io, comodamente seduto al mio, il B 4 assisto, incuriosito prima e divertito dopo, a tutta la scena. Di solito mi faccio i fatti miei ma la situazione attira l'attenzione dei viaggiatori più vicini.

"Io il viaggio in piedi non lo faccio" dice il signore anziano "ho pagato". E l'altro signore fa presente con pazienza "anche noi abbiamo pagato".

Insomma ognuno aveva le proprie ragioni ed ognuno reclamava il posto a sedere. Allora mi alzo e vado a vedere di riuscire a risolvere l'enigma... in fondo sono un mago. Guardo un pò, leggo i numeri sulle poltrone e noto che sono così assegnati: "B - C - D 01". E subito dopo "C - D 02". Incredibilmente il posto "B2" non c'è.

Arriva, dopo essere stata chiamata, la capotreno che si offre di risolvere la faccenda. Controlla sui suoi taccuini e trova dei posti liberi con i quali rende accontenta tutti: nessuno farà il viaggio in piedi.

Tutto è bene quel che finisce bene direte voi ma per me è rimasto un caso non risolto. Mentre la capotreno si allontanava l'ho fermata e le ho chiesto: "Signora mi scusi, ma noi lo vogliamo sapere... il B2 dove sta?"

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