Quando ero ragazzo io per cercare informazioni sulla "magia", la mia passione, dovevo girare per la città alla ricerca di libri sull'argomento. Conoscevo tutte le librerie e tutte le fiere del libro che visitavo regolarmente.
Quando ero ragazzo io le librerie erano bellissime: avevano scaffali in legno e l'ambiente era silenzioso, ovattato. La lettura era considerata una cosa sacra. Le librerie più grandi avevano delle ampie vetrine e se c'era un nuovo libro sui giochi di prestigio lo vedevi subito; la sua copertina ti ammaliava invitandoti ad entrare nel negozio dove ti avrebbe conquistato alla prima scorsa, convincendoti a portarlo via con te. Tutto questo accadeva se avevi la passione, ovvio, il "bacillus magicus" perché altrimenti non ti saresti mai sognato di metterti a fare il mago. Mica come oggi.
Dicevamo delle librerie: quelle più piccole, al contrario di quelle grandi, avevano una porticina con una vetrinetta discreta e dovevi fare molta attenzione per accorgerti della loro presenza nella strada. Appena entravi ti perdevi tra gli scaffali disposti a mo' di labirinto e sentivi la voce della signora che ti chiedeva se avessi bisogno di aiuto.
Io rispondevo sempre di no e che avrei dato solo un'occhiata. In realtà sapevo benissimo cosa cercavo ma erano fatti miei, una cosa personale. La magia è un'arte segreta e nessuno deve impicciarsi. Quando trovavo i libri che mi interessavano li aprivo con cura, con deferenza e se avevo i soldini li portavo alla cassa, pagavo e via, altrimenti nascondevo il libro sotto gli altri così che nessuno lo vedesse e poi tornavo a comprarlo.
Dicevamo delle librerie: quelle più piccole, al contrario di quelle grandi, avevano una porticina con una vetrinetta discreta e dovevi fare molta attenzione per accorgerti della loro presenza nella strada. Appena entravi ti perdevi tra gli scaffali disposti a mo' di labirinto e sentivi la voce della signora che ti chiedeva se avessi bisogno di aiuto.
Io rispondevo sempre di no e che avrei dato solo un'occhiata. In realtà sapevo benissimo cosa cercavo ma erano fatti miei, una cosa personale. La magia è un'arte segreta e nessuno deve impicciarsi. Quando trovavo i libri che mi interessavano li aprivo con cura, con deferenza e se avevo i soldini li portavo alla cassa, pagavo e via, altrimenti nascondevo il libro sotto gli altri così che nessuno lo vedesse e poi tornavo a comprarlo.
Quando ero ragazzo io, tutto era ammantato di magia. Mica come adesso. Ricordo una volta... era il mese di ottobre o forse di novembre, stavo facendo i risparmi con il salvadanaio di creta che avrei rotto a Natale. In edicola uscì inatteso un libretto magico. Dovevo comprarlo ma come fare? Non avevo i denari, erano tutti conservati. Li sfilò la nonna dal salvadanaio con l'uncinetto. "Ma tu non farlo" mi redarguì saggiamente.
Quando ero ragazzo io erano pochi i negozi specializzati in magie e per fare un acquisto dovevi ordinare per posta e pagare con il vaglia. Ricordo bene i primi due cataloghi che giunsero a casa.
Due opuscoli di pura magia con dentro tutti gli strumenti che mi servivano ma che fino a poco prima non sapevo dove trovare.
Dopo aver sfogliato per giorni e giorni, settimane e mesi quelle pagine incantate decidevo finalmente come investire i risparmi, sì, quelli fatti con il salvadanaio di Natale. E siccome i soldini non erano poi tanti, dovevo ponderare bene cosa comprare.
Dopo aver sfogliato per giorni e giorni, settimane e mesi quelle pagine incantate decidevo finalmente come investire i risparmi, sì, quelli fatti con il salvadanaio di Natale. E siccome i soldini non erano poi tanti, dovevo ponderare bene cosa comprare.
Quando ero ragazzo io per fare un ordine si scriveva una lettera al negozio e la si spediva, quindi si andava a pagare all'ufficio postale.
Da quel momento cominciava una spasmodica attesa, ma quell'attesa aveva in se desiderio e magia. Daccapo dovevo attendere giorni, durante i quali sognavo il momento in cui sarebbe arrivato il pacco. Sapevo che sarei stato felice come non mai e quasi mi dispiaceva sapere che l'attesa prima o poi sarebbe finita. E certo... i tempi erano quelli: doveva prima arrivare la lettera a destinazione, che avrebbe impiegato i suoi giorni e poi dopo sarebbe stato spedito il pacco che, a sua volta, avrebbe impiegato i suoi giorni per arrivare. E finalmente il grande giorno: il pacco è arrivato. Lo aprivo curioso, cercavo le istruzioni del magico attrezzo e mi applicavo per comprenderne i segreti, perché altrimenti la magia non sarebbe avvenuta se non avessi studiato per imparare ad usarlo.
Da quel momento cominciava una spasmodica attesa, ma quell'attesa aveva in se desiderio e magia. Daccapo dovevo attendere giorni, durante i quali sognavo il momento in cui sarebbe arrivato il pacco. Sapevo che sarei stato felice come non mai e quasi mi dispiaceva sapere che l'attesa prima o poi sarebbe finita. E certo... i tempi erano quelli: doveva prima arrivare la lettera a destinazione, che avrebbe impiegato i suoi giorni e poi dopo sarebbe stato spedito il pacco che, a sua volta, avrebbe impiegato i suoi giorni per arrivare. E finalmente il grande giorno: il pacco è arrivato. Lo aprivo curioso, cercavo le istruzioni del magico attrezzo e mi applicavo per comprenderne i segreti, perché altrimenti la magia non sarebbe avvenuta se non avessi studiato per imparare ad usarlo.
Quando ero ragazzo io la magia era magia, i maghi ed i ruoli erano rispettati.
Oggi, invece, tutto è a disposizione sul web e basta un giorno per ordinare e pagare ed il giorno dopo arriva l'oggetto. Un affare che tanto funziona da solo spingendo un bottone. Le istruzioni sono risicate e basta rifornirsi un poco per montare uno spettacolo e per sentirsi maghi. Ma se cercate la magia, quella vera, dovrete rivolgervi a chi ha respirato certi odori, vissuto certe atmosfere e frequentato il mondo incantato delle librerie perdute.
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