martedì 20 giugno 2017

quando ero ragazzo io

Quando ero ragazzo io per cercare informazioni sulla "magia", la mia passione, dovevo girare per la città alla ricerca di libri sull'argomento. Conoscevo tutte le librerie e tutte le fiere del libro che visitavo regolarmente.
Quando ero ragazzo io le librerie erano bellissime: avevano scaffali in legno e l'ambiente era silenzioso, ovattato. La lettura era considerata una cosa sacra. Le librerie più grandi avevano delle ampie vetrine e se c'era un nuovo libro sui giochi di prestigio lo vedevi subito; la sua copertina ti ammaliava invitandoti ad entrare nel negozio dove ti avrebbe conquistato alla prima scorsa, convincendoti a portarlo via con te. Tutto questo accadeva se avevi la passione, ovvio, il "bacillus magicus" perché altrimenti non ti saresti mai sognato di metterti a fare il mago. Mica come oggi.
Dicevamo delle librerie: quelle più piccole, al contrario di quelle grandi, avevano una porticina con una vetrinetta discreta e dovevi fare molta attenzione per accorgerti della loro presenza nella strada. Appena entravi ti perdevi tra gli scaffali disposti a mo' di labirinto e sentivi la voce della signora che ti chiedeva se avessi bisogno di aiuto.
Io rispondevo sempre di no e che avrei dato solo un'occhiata. In realtà sapevo benissimo cosa cercavo ma erano fatti miei, una cosa personale. La magia è un'arte segreta e nessuno deve impicciarsi. Quando trovavo i libri che mi interessavano li aprivo con cura, con deferenza e se avevo i soldini li portavo alla cassa, pagavo e via, altrimenti nascondevo il libro sotto gli altri così che nessuno lo vedesse e poi tornavo a comprarlo.
Quando ero ragazzo io, tutto era ammantato di magia. Mica come adesso. Ricordo una volta... era il mese di ottobre o forse di novembre, stavo facendo i risparmi con il salvadanaio di creta che avrei rotto a Natale. In edicola uscì inatteso un libretto magico. Dovevo comprarlo ma come fare? Non avevo i denari, erano tutti conservati. Li sfilò la nonna dal salvadanaio con l'uncinetto. "Ma tu non farlo" mi redarguì saggiamente.
Quando ero ragazzo io erano pochi i negozi specializzati in magie e per fare un acquisto dovevi ordinare per posta e pagare con il vaglia. Ricordo bene i primi due cataloghi che giunsero a casa.
Due opuscoli di pura magia con dentro tutti gli strumenti che mi servivano ma che fino a poco prima non sapevo dove trovare.
Dopo aver sfogliato per giorni e giorni, settimane e mesi quelle pagine incantate decidevo finalmente come investire i risparmi, sì, quelli fatti con il salvadanaio di Natale. E siccome i soldini non erano poi tanti, dovevo ponderare bene cosa comprare.
Quando ero ragazzo io per fare un ordine si scriveva una lettera al negozio e la si spediva, quindi si andava a pagare all'ufficio postale.
Da quel momento cominciava una spasmodica attesa, ma quell'attesa aveva in se desiderio e magia. Daccapo dovevo attendere giorni, durante i quali sognavo il momento in cui sarebbe arrivato il pacco. Sapevo che sarei stato felice come non mai e quasi mi dispiaceva sapere che l'attesa prima o poi sarebbe finita. E certo... i tempi erano quelli: doveva prima arrivare la lettera a destinazione, che avrebbe impiegato i suoi giorni e poi dopo sarebbe stato spedito il pacco che, a sua volta, avrebbe impiegato i suoi giorni per arrivare. E finalmente il grande giorno: il pacco è arrivato. Lo aprivo curioso, cercavo le istruzioni del magico attrezzo e mi applicavo per comprenderne i segreti, perché altrimenti la magia non sarebbe avvenuta se non avessi studiato per imparare ad usarlo.
Quando ero ragazzo io la magia era magia, i maghi ed i ruoli erano rispettati.
Oggi, invece, tutto è a disposizione sul web e basta un giorno per ordinare e pagare ed il giorno dopo arriva l'oggetto. Un affare che tanto funziona da solo spingendo un bottone. Le istruzioni sono risicate e basta rifornirsi un poco per montare uno spettacolo e per sentirsi maghi. Ma se cercate la magia, quella vera, dovrete rivolgervi a chi ha respirato certi odori, vissuto certe atmosfere e frequentato il mondo incantato delle librerie perdute.

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