giovedì 3 ottobre 2013

al mare

E' stato come quando la "reclame" in TV interrompe il tuo programma preferito oppure come quando l'edizione speciale del TG irrompe nella tranquilla monotonia della tua vita per darti l'ultima brutta notizia. Ecco.. l'impatto è stato grossomodo lo stesso. Ero disteso sulla "chianca" liscia e quasi comoda a prendere il sole, quando un bagnante, avanti con gli anni, magro e allampanato ha cominciato a suonare l'armonica.
Quel suono piacevole in qualche modo rendeva, almeno per me, la sosta al mare leggermente surreale. Un'armonica a bocca la si sente solo nella colonna sonora dei film western che passano in Tv. O su Youtube. Era un pò come essere su una spiaggia, chessò? Messicana.. magari alla Baia de Banderas. Ed il bagnante suonatore assumeva le sembianze di uno strano elfo: come uno dei personaggi del sogno di una notte di mezza estate. Oppure simile, ma non uguale, al cowboy "armonica" di Leoniana memoria. D'un tratto la musica viene interrotta da un suono gracchiante di corde vocali. Una voce roca e sgraziata, perentoria, invade le note leziose e nostalgiche e dice: "mò, ci jè brutt sta music! Nan put senà na cos chiù allegr?" E' la voce di un altro bagnante, che nulla ha di poetico rispetto al mio elfo. E' fin troppo terrestre e palese, tipico rappresentante di una certa umanità. Il vecchietto impertubabile, smette di soffiare nello strumento e risponde al bagnante: "la musica non è brutta, la vita è brutta, ma siamo noi a renderla brutta e tu sei sclerotico e non te ne accorgi". Continuo a prendere il sole, vorrei dire due parole in difesa di "armonica" ma dopo cinque minuti vedo i due protagonisti di questo siparietto tragico e grottesco al contempo, fare il bagno insieme. Sorrido e mi ricordo di non essere alla Baia di Banderas ma alla spiaggia del mio quartiere. 

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