giovedì 3 ottobre 2013

la barba

Farsi la barba è uno di quei piaceri maschili, intimi e personali. Ognuno ha la sua tecnica. Chi fa solo pelo (perché se no si irrita la pelle) e chi fa pelo e contropelo (se no la pelle non viene bella liscia). C'è chi usa la schiuma (al mentolo) e chi usa la crema ed il pennello (massaggia la pelle). Chi usa il Gilette e chi il Wilkinson. Insomma ognuno ha le proprie abitudini e preferenze. Farsi la barba è un momento dedicato a se stessi che ogni uomo cura, in modo o nell'altro, con attenzione. Ed è proprio in quel momento che tutti devono usare il bagno. "Un attimo!" Intimi a voce alta, mentre ventisei persone sono fuori della porta a bussare con insistenza. Ti distrai, ti innervosisci e perdi la concentrazione. La sensazione è la stessa di quando sei sotto la doccia e ti suona il telefonino, sei bagnato, insaponato, non vorresti farlo ma lo fai: prendi il telefono e rispondi. E lui ti scivola di mano e finisce nell'acqua. E butti un blackbarry appena finito di pagare. O come quando ti cade la fetta di pane per terra, giusto dalla parte con la marmellata. Ecco: la sensazione è la stessa. Sei lì alle prese con quella barbetta corta e quasi invisibile arroccata sotto il labbro e devi fare attenzione perché in quel punto la pelle è delicata. Giusto allora ti bussano alla porta. E fino a poco prima tutti a fare altro. Chi a guardare la TV, chi a leggere, chi a stirare... ma basta poco, cominci a raderti ed ecco che tutta la casa ha bisogno del bagno. 
Quel passaggio tanto delicato della lama diventa repentino, incontrollato. E zak! "Chietemmurt!" ti tagli. 
Un piccolo rivolo di sangue prende a colare dal labbro. Le parolacce si sprecano, dai fondo a tutto il repertorio conosciuto ma il sangue non vuole coagulare. Ti domandi come possa uscire tanto sangue da un taglio così piccolo. Però esce, copioso (come ha visto fare ad un altro taglio) e va a finire nel lavandino. E mentre con una mano tieni il batuffolo di ovatta sul taglietto, con l'altra apri l'acqua per far scorrere via il sangue. E intanto continuano a bussarti alla porta. Finalmente il taglietto si chiude, hai fatto una barba di merda, il tuo momento intimo è andato a farsi friggere, quindi non ti resta che sciacquare la faccia e uscire dal bagno con intenti omicidi. Apri la porta... stai per dire una frase ad effetto tipo "ecco il bagno è tutto vostro" ma non lo fai. Non ti è concesso nemmeno questo... perché dietro la porta non c'è nessuno. Esci e guardi per le stanze. Sono tutti usciti. E' chiaro. Adesso il bagno è di nuovo libero e quindi, per naturale conseguenza, non interessa più a nessuno.

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